Incontro andato deserto. Questa la risposta ottenuta lo scorso 21 marzo dall’ex presidente del consiglio avv. Angelo Maurizio promotore dell’ incontro per il mantenimento degli Uffici Giudiziari in città. Appello inascoltato e incontro rimandato per la mancanza di partecipazione.
Nella nota inoltrata mercoledì scorso via mail agli ex consiglieri comunali, ai segretari di partito e ai presidenti delle due associazioni di Avvocati presenti sul territorio, Maurizio chiedeva di non mancare vista l’importanza della problematica.
“Ritengo opportuno e urgente – scriveva- che si tenga un incontro unitario finalizzato ad impegnare il commissario Prefettizio ad adottare gli opportuni provvedimenti necessari a garantire che gli Uffici Giudiziari e specificatamente la sede distaccata del Tribunale e l’Ufficio del Giudice di Pace restino localizzate in Acquaviva delle Fonti”.
Soppressione delle sedi distaccate dei Tribunali e accorpamento degli Uffici del Giudice di Pace una questione non certo nuova per l’opinione pubblica delle nostre comunità sollecitata già lo scorso da numerose azioni e provvedimenti legislativi.
“L’Amministrazione Squicciarini -ha precisato Maurizio- si prodigò per evitare che la sede distaccata del Tribunale potesse scomparire. Fu reperita una sede idonea (presso l’ex Ospedale Miulli in via Maselli Campagna) che fosse a costo zero per il Ministero di Giustizia, in adempimento alla famosa legge che prevedeva la soppressione delle 7 sedi presenti in Provincia di Bari per la razionalizzazione della spesa (D. Lgs. N. 155 e 156 del 7.9.2012). La sede attuale del Tribunale di Acquaviva presenta inidoneità dal punto di vista strutturali e di sicurezza, paghiamo un canone di locazione molto elevato- ha detto l’ex amministratore- pari a 109 mila euro all’anno. Per quanto riguarda il mantenimento del Giudice di pace fu avviata una trattativa con i rappresentanti delle varie amministrazioni. Si insediò un tavolo tecnico ancora in essere.
Lo scorso 4 gennaio il Presidente del Tribunale di Bari, prendendo atto della impossibilità di poter allocare nella sede centrale tutte le sezioni distaccate dei Tribunali, in una lettera chiedeva a tutte le amministrazioni di acquisire un immobile che non comportasse oneri per l’amministrazione centrale in modo da prorogare di cinque anni il mantenimento delle sezioni distaccate.
Mi risulta che il nostro Commissario non avrebbe dato risposta alla lettera del presidente Savino.
Il Consiglio Comunale di Acquaviva delle Fonti, - ha poi ricordato- approvò un atto di indirizzo con il quale si adottavano tutti i provvedimenti necessari per acquisire in comodato gratuito una parte dell’immobile dell’ ex Ospedale Miulli (corrispondente all’ex Banca del Sangue e obitorio) per allocare la sede distaccata del Tribunale. Abbiamo trasmesso sia la documentazione inerente il progetto che i costi di adattamento per rendere idoneo l’immobile, su nostra istanza il 16 ottobre 2012 la commissione di manutenzione comunicò l’idoneità del progetto e la possibilità di trasferire il Tribunale.
Ho ritenuto opportuno con una scorta di amici di fare il punto della situazione ed eventualmente trovare uno strumento (elaborazione di documento, o di una petizione popolare) per sollecitare il commissario ad avviare una serie di iniziative per mantenere la sede distaccata del Tribunale ad Acquaviva.
Mettendo da parte le faziosità del passato la questione del Tribunale deve interessare sia gli avvocati che tutta la cittadinanza perché l’indotto che ruota attorno agli Uffici Giudiziari –ha detto Maurizio- è noto.
L’economia acquavivese oggi, non è al massimo dello sviluppo, se andiamo a togliere anche la sede distaccata del Tribunale credo che ci sarà un notevole danno.
Bisogna lavorare insieme per realizzare un’azione comune, un indirizzo univoco per sollecitare il Commissario Prefettizio affinché concretizzi quell’atto di indirizzo che consenta con l’individuazione dell’immobile a costo zero che l’istanza possa essere accettata dal Governo centrale”.
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