Una volta caduto Squicciarini, il sindaco che un tempo enunciò (in conferenza stampa) la fine della funzione naturale dei partiti, il PD acquavivese è oggi diviso al suo interno: e ci permettiamo pertanto questa breve analisi, perfettamente consapevoli di non aver trapelato alcunché di nuovo. Tant'è che, anche se non ancora ufficiali, potrebbero confermarsi le sospensioni dal partito degli ex-consiglieri Immacolata Morano e Nico Tria...
Lo stupore: finto. Ma era già nell'aria, quella dello scorso mattino dell'8 gennaio: “Chi tradiva il Primo Cittadino, era dunque reo”. E da domani non ci sarà più spazio per altre presunzioni mediatiche: con o senza sospensioni annunciate, bollate, velenose, “condivise”, ecco che il PD acquavivese dovrà poi uscire dalla sua fase particolare.
Anche se la base resta cauta nel pronunciarsi. Pronta a riformattarsi. Vinta in battaglia e non doma nella guerra.
Riformattare, fare ordine: ecco che la vicenda della “sospensione” trova tra i suoi attori il neo-eletto segretario della sezione locale Giovanni Nettis; eletto i primi di gennaio e già segretario Democratici di Sinistra dal 2005 al 2007.
36 iscritti su 69 aventi diritto al voto hanno decretato una nomenclatura non ancora paga dei dissapori interni: con Colangiulo e Luisi che hanno di fatto contestato la regolarità della votazione.
Il PD, comunque, resterebbe una piattaforma importante anche per la società acquavivese: nel 2010, il primo partito di Acquaviva. Oggi, tutto da rifare. Da ripensare. Ma forti della propria ossatura nazionale: tutt'altro che gracile o priva di iniziative dal basso. Le primarie.
Con SEL “incorporata” e “possibili” transfughi Idv – anche a livello acquavivese – prossimi a transitare verso il PD originale o il Centro Democratico.
Saverio F. Iacobellis
Commenti