I protagonisti di questa triste storia sono tre (alcuni disabili pugliesi -Regione Puglia - Piano di Zona) e il senso che si coglie della vicenda è una leggerezza mista a menefreghismo politico- amministrativo nel gestire la vita dei soggetti più fragili.
I primi protagonisti per ordine di importanza sono i cittadini con disabilità che partecipano al bando (PROVI) perché vorrebbero realizzare il sogno di una Vita Indipendente con una MISURA che dovrebbe garantire una integrazione alle spese sostenute per un caregiver extra familiare e un abbattimento delle barriere architettoniche con l'ausilio della domotica.
Non chiedono mica la luna rivendicano l'attivazione di misure che le permettano un RUOLO ATTIVO nel mondo del LAVORO e nella Società.
Il secondo protagonista è la Regione Puglia che stanzia i fondi, pubblica il bando, accoglie le domande, stila la lista degli aventi diritto e invia la somma spettante ad ogni beneficiario al Piano di Zona di riferimento.
Da questo momento il PDZ diventa il braccio operativo dell'intera misura e deve limitarsi a valutare la situazione del disabile col supporto di medici di base e assistenti sociali, approntare una convenzione con cui si impegna a girare la somma versata dalla regione al cittadino beneficiario.
Scusate la lunga introduzione ma è necessaria per comprendere quanto poi accade nella realtà
Esempio concreto - Piano di Zona di Grumo Appula riceve fondi per i beneficiari (tra cui alcuni cittadini di Acquaviva) della misura agli inizi del 2019, poi tra il mese di giugno e luglio con una determina si impegna a firmare a breve la convenzione per rendere esecutivo il Progetto di Vita indipendente
DA ALLORA.. TUTTO TACE
IN BUONA SOSTANZA I PROGETTI NON Partono e L'INDIPENDENZA va a farsi friggere.
Nonostante i fondi, nonostante le continue sollecitazioni, nonostante un esposto da parte delle famiglie ed una interrogazione in regione in cui si accenna all'allegra gestione DELL'AMBITO di Grumo.
MA AL DANNO SI AGGIUNGE LA BEFFA....
LA REGIONE PUGLIA nel marzo 2020 pubblica un avviso per un nuovo PRO. VI. e udite udite - Chi non ha firmato la convenzione della vecchia annualità con il proprio Ambito Sociale(Pdz) non può partecipare né ora né nella finestra di dicembre..... ma se tutto va bene nel 2021.
I cittadini dovrebbero, dicono dalla regione, rifiutare la somma a loro dedicata che sta al calduccio a Grumo e aspettare la conclusione dell'iter dell'attuale avviso per arrivare a perdere non uno bensì due anni di servizio.
Il governo della Regione promette da tempo a queste famiglie il commissariamento degli Ambiti per gravi negligenze ma le stesse sanno che gli interessi politici vengono di gran lunga prima di quelli dei cittadini disabili e la storia narrata ne è un esempio.
Se come scrisse qualcuno "Cristo si è fermato ad Eboli" la stagione dei diritti per i più fragili è morta nell'Ambito di Grumo e senza un cambio radicale si rischia la stessa fine in Regione.
Addetto stampa M5S